Quando chiudere il tuo sito web
Gestire un sito web è una vera attività di marketing. Richiede cura, abilità, strategia. Quando investiamo le nostre energie in un progetto, qualunque esso sia, ci aspettiamo di raggiungere gli obiettivi programmati entro un determinato lasso temporale; secondo questa logica, ogni azione è compiuta per portare a un risultato visibile e misurabile nel minor tempo possibile.
Al contrario di altri strumenti, però, la gestione di un sito web è un’attività che in PromoBulls definiamo a semina lenta: proprio come un contadino che semina il grano, nutre il terreno, lo irriga costantemente senza avere mai la certezza di un raccolto, così chi cura un sito web potrebbe dover aspettare del tempo prima di “raccogliere” i risultati, o addirittura avrà bisogno di imparare a vederli, perché questi potrebbero essere nascosti.
E allora, quando chiudere il tuo sito web?
L’ultimo cliente che hai acquisito, ha visto il tuo sito prima di chiamarti?
A meno che non te ne parli esplicitamente (è raro), la risposta a questa domanda è se: non puoi essere sicuro! Il che rende più difficile capire se la semina sta dando o meno i suoi frutti.
Se avessi un dolorino al ginocchio probabilmente chiederei a parenti e amici di segnalarmi un ortopedico specializzato. E qualora questi mi facessero un nome, andrei o non andrei a cercarlo su Google prima di prenotare una visita? Beh, il 91% degli italiani chiede prima a Google. E se il medico ha il suo sito web in cui magari spiega il suo approccio alla medicina del ginocchio la possibilità che io lo scelga salgono enormemente.
Allora prendo l’appuntamento, mi presento per la visita, ma durante il colloquio iniziale gli dirò o meno che ho cercato le informazioni che lo riguardavano? Che ho letto il suo curriculum nel suo sito? Sembrerei un diffidente, quindi evito l’argomento.
Il medico non saprà mai che quella visita era il frutto di una “semina lenta”.
La stessa cosa potrebbe accadere a te.
Attenzione: potresti non accorgerti di che importanza ricopre il sito web nel tuo business!!!
Il tuo sito web è la tua vetrina sulla strada più trafficata al mondo. Così come una bella vetrina non è l’unico elemento che permette al negozio di fare affari, anche il sito web non è l’elemento decisionale più importante, ma aiuta i potenziali clienti a compiere una scelta consapevole. In fondo, senza vetrina nessuno entrerebbe, non credi?
Le statistiche dei visitatori: l’unico modo per capire se il tuo sito è funzionale al tuo business.
Esiste un solo strumento per scoprire in maniera precisa se il sito web di un professionista funziona o non funziona: le statistiche. Visionando le statistiche, infatti, possono essere presi in considerazione i seguenti dati:
– il numero dei visitatori unici
Ovvero il numero delle singole persone che atterrano sul sito web per cercare informazioni su di te. Se il tuo da domani fosse off-line, cosa vedrebbero queste persone?
Sei disposto a rinunciare all’opportunità di farti conoscere?
– l’andamento degli ultimi mesi
Controlla l’andamento del tuo sito per comprendere come cambia nel tempo l’afflusso di visitatori. Cosa puoi fare per continuare a crescere? Il Blog è sicuramente un modo.
– il tempo di permanenza
Questo è un dato importante. Mediamente, quanto tempo rimane nel tuo sito un visitatore? Se il tuo tempo medio è di 2 minuti o più, complimenti, significa che i visitatori leggono qualcosa, si interessano, hanno voglia di capire chi sei e come puoi aiutarli. Per migliorare questo dato cerca di scrivere i contenuti in maniera semplice, fruibile e piacevole. Organizza le informazioni e crea articoli di blog curiosi ed interessanti.
– iscritti alle notifiche push
Quando un utente decide di iscriversi alle notifiche push ti sta offrendo una grossa opportunità. Ti sta dicendo che sei interessante. Ti sta dando la possibilità di conquistarlo con i tuoi argomenti. Eppure, troppo spesso ci dimentichiamo di inviare notifiche push, perdendo di fatto questa opportunità.
PS – Un consiglio: ai clienti chiedete di visitare il sito e di accettare le notifiche per farli rimanere aggiornati alle ultime novità del vostro settore. Sarà un modo per offrire loro un servizio di qualità. Come una newsletter, ma più efficace e meno invadente.
Il Personal Branding come garanzia di qualità.
Ti fideresti di un professionista che non abbia nemmeno un sito internet? Mentre fai shopping, entreresti in un negozio senza vetrina? La verità è che non abbiamo tempo per la scoperta. Ci svegliamo al mattino e iniziamo a correre: porta i figli a scuola, traffico in tangenziale, trova parcheggio, sei già in ritardo, vai in ufficio, riunione alle 11:00 poi pranzo di lavoro col manager. Alle 14:30 incontro con un cliente, e via così tutta la giornata fino a sera. Ed in tutto questo correre non abbiamo più tempo di fermarci, di riflettere, di ponderare. In questo contesto l’apparire trova importanza, a discapito dell’essere. Se sei il migliore nel tuo lavoro non importa a nessuno… a meno che tu non sappia comunicare di esserlo…
Pur di vendere, i trailer dei film sono diventati degli spoiler. Ci sono alcuni film che potresti vedere anche solo il trailer per aver compreso tutto, eppure sono quelli che al botteghino registrano gli incassi migliori, e sai perché? Perché le persone vogliono andare sul sicuro. Le persone amano ciò che già conoscono.
Il Personal Branding, e il tuo sito web personale, ti servono a questo. A farti conoscere, per essere scelto.
Il tuo sito web ha una storia.
E Google la premia.
Quando si crea un nuovo sito web, inizialmente Google e gli altri motori di ricerca lo indicizzano con una certa diffidenza. Di fatto il sito è nuovo, il dominio non è mai esistito e Google non ha la certezza che i contenuti offerti siano di qualità. Ci vorrà un po’ ma, col passare degli anni il tuo sito acquisisce maggior prestigio agli occhi del motore di ricerca. Ecco un altro motivo per cui dovresti rinnovare il canone del tuo sito web: per non perdere la priorità acquisita, come dicono le voci magnetiche di certe segreterie telefoniche.
Stai pensando di abbandonare il tuo sito perchè hai scarsi risultati?
Come abbiamo detto sopra, non sempre arrivano i risultati attesi e questo non significa che il sito web non stia lavorando a dovere, anzi. Se sei uno di quelli che pensa che dal sito dovrebbero arrivare flotte di potenziali clienti… è l’aspettativa che è sbagliata. Non hai un e-commerce, sei un professionista e vendi un servizio. C’è un’enorme differenza. Il sito web fa un lavoro silenzioso ma costante, aiuta il tuo brand personale ad affermarsi sul mercato.
Certo, avere un piano di marketing e di pubblicità aiuta. Scopri il percorso formativo di 4 settimane che mettiamo a disposizione di tutti i nostri clienti che hanno un blog.
Partecipa al webinar per scoprire di cosa si tratta.
Quando è meglio chiudere il tuo sito web.
Il tuo sito web dovrebbe seguire la tua partita iva.
Se vai in pensione, chiudi il sito.
Se sei disoccupato o chiedi il reddito di cittadinanza, chiudi il sito.
Qualora venissi assunto a tempo indeterminato, chiudi il sito (forse).
Se vinci al superenalotto, chiudi il sito (sicuro).
Ma se continui a fare la tua attività in maniera libera e indipendente, se continui a vendere i tuoi servizi, a farti scegliere dal pubblico, ad avere un brand personale… beh, allora non hai scelta. Il tuo sito web è la tua splendida vetrina digitale sulla strada più trafficata al mondo: internet.
E nessuno abbasserebbe mai la serranda in orario di shopping.
Perché dovresti farlo tu?
Forse hai solo bisogno di un supporto, e noi siamo qui per questo.
Richiedi una consulenza gratuita di 30′
CEO PromoBulls
Business Coach Professionista L.4/2013
Formatore Professionista in Registro AIF
Socio Membro AICP
Socio Membro ICF
Cerca per argomento
- Formazione (1)
- Marketing (5)
- Produttività (2)
- Ricerca Clienti (3)
- Social Network (2)